varianti libereFoni che possono scambiarsi tra loro all'interno di una stessa parola senza cambiarne il significato e senza che i parlanti madrelingua lo rilevino come un "errore". Ex: “Rosa” può essere pronunciato con la cosiddetta “r moscia”, ma il significato rimane lo stesso. |
verboParte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità. Il verbo varia secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle forme di un tema che denomina un’azione (tema o radice verbale), determinate sul piano grammaticale da desinenze specifiche (desinenze verbali). |
verbo intransitivoSi definisce così il verbo che esprime uno stato, un modo di essere, oppure un evento che non prevede complemento oggetto e che pertanto non può avere la forma passiva se non in espressioni impersonali. Esistono verbi che, a seconda del loro significato, possono essere transitivi o intransitivi; altri che hanno significato intransitivo ma possono avere uso transitivo; un uso particolare di quest’ultimo caso è quello in cui il verbo intransitivo è seguito da complemento dell’oggetto interno (es. vivere una vita tranquilla). ( → verbo, → soggetto, → diatesi ) http://www.treccani.it/vocabolario/intransitivo/ |
verbo transitivoSi definisce in questo modo un verbo che prevede l’inserimento di un oggetto diretto: in altre parole, il processo descritto dal verbo «transita», cioè si estende dal soggetto all’oggetto in modo diretto, senza l’impiego di preposizioni o l’applicazione di casi obliqui. ( → verbo, → soggetto, → caso ) http://www.treccani.it/vocabolario/transitivo/ |
vocale tematicaVocale che si trova tra la radice e la desinenza di un verbo e ne caratterizza la coniugazione. In italiano, le vocali tematiche sono a, e, i. |