casoCategoria grammaticale tipica degli elementi nominali, che esprime la funzione logica svolta dall’elemento nella frase. In alcune lingue, il caso è segnalato morfologicamente attraverso l’applicazione di morfemi flessivi; in altre lingue, può essere segnalato con il supporto di altri elementi, quali le preposizioni, o attraverso l’ordine delle parole. (→ morfologia, → flessione) |
categoria lessicaleUna classe di parole che condividono alcune caratteristiche morfologiche, sintattiche e semantiche, per le quali si distinguono da altre classi di parole. Le categorie lessicali non sono ritenute universali, bensì possono variare da lingua a lingua. Nell’italiano si trovano: verbo, nome, pronome, articolo, aggettivo, avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione. (→ parola, → lingua, → verbo, → nome, → pronome, → articolo, → aggettivo, → avverbio, → preposizione, → congiunzione, → interiezione) |
circostanzialeElemento accessorio che viene incluso in una frase per aggiungere alcune informazioni, anche se la sua presenza non è richiesta dal verbo. |
codiceOgni sistema organico di simboli e di riferimenti che consente la trasmissione e la comprensione di un messaggio, cioè di una comunicazione, il cui senso può essere inteso soltanto se parlante e ascoltatore (o scrivente e lettore) adoperano lo stesso codice. |
collocazioneLa combinazione di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe prevedere. Secondo la definizione di Jezek (2005: 178), «una combinazione di parole soggetta a una restrizione lessicale, per cui la scelta di una specifica parola (il collocato) per esprimere un determinato significato, è condizionata da una seconda parola (la base) alla quale questo significato è riferito». Le collocazioni sono un fenomeno lessicale che si trova a un livello intermedio tra le espressioni idiomatiche (o modi di dire), di cui di solito non condividono la rigidità sintagmatica, e le combinazioni libere, rispetto alle quali presentano maggiori restrizioni. http://www.treccani.it/enciclopedia/collocazioni_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/ |
composizioneProcedimento morfologico che permette di formare parole nuove combinando parole già esistenti. I composti si distinguono in base alla categoria lessicale a cui appartengono i loro membri; differiscono inoltre a seconda che contengano o meno al loro interno un elemento che ne costituisce la testa (rispettivamente, composti endocentrici ed esocentrici). ( → morfologia, → parola, → testa) |
congiunzioneParte invariabile del discorso, che serve a collegare fra loro due elementi simili di una proposizione, o due membri di un periodo. Rispetto alla funzione, si possono avere congiunzioni
coordinative, che congiungono due elementi simili di una proposizione, o due
proposizioni della stessa specie; di questa categoria fanno parte le
congiunzioni copulative, aggiuntive, disgiuntive, avversative, dichiarative,
conclusive; esistono poi le congiunzioni subordinative, che creano un rapporto
di dipendenza fra due proposizioni, e comprendono le causali, finali,
temporali, concessive, consecutive, ecc., distinte in base al tipo di rapporto
che creano. http://www.treccani.it/vocabolario/congiunzione |
coordinazioneCollocazione su uno stesso piano di più elementi nella proposizione o di più proposizioni nel periodo. Nella coordinazione, i rapporti tra gli elementi possono essere di uguaglianza oppure opposizione, e sono espressi mediante le congiunzioni coordinative, che nel primo caso possono anche mancare (coordinazione per asindeto). http://www.treccani.it/enciclopedia/coordinazione |
coppia minimaCoppia di parole di una stessa lingua, in cui la differenza di un solo suono produce significati diversi. I due suoni diversi prendono in tal caso il nome di fonemi di quella lingua. Ex: palla – balla; caro – capo; topo – tipo. |
costituenteLa frase si organizza intorno a blocchi di sintagmi, unità intermedie tra il sintagma e la frase, che chiamiamo costituenti. Nell’analisi linguistica, la frase non è una semplice successione di termini connessi l’uno all’altro, ma è formata da una combinazione di sintagmi, a loro volta costituiti da unità più piccole, e così via sino a giungere agli elementi minimi indivisibili. |