deissiIl ricorso, da parte del parlante, a particolari elementi linguistici, come i pronomi personali, gli aggettivi dimostrativi (questo, quello, ecc.), gli avverbî di luogo e di tempo (qui, adesso, ecc.), detti elementi o fattori deittici, necessarî per precisare chi sia il soggetto parlante e chi il suo interlocutore, e per situare l’enunciato nello spazio e nel tempo. ( → pronome, → aggettivo, → avverbio ) http://www.treccani.it/vocabolario/deissi |
derivazione zeroProcesso mediante il quale da una parola preesistente si crea una parola appartenente a una categoria lessicale diversa. |
desinenza |
diacronicoIndica lo studio e la valutazione dei fatti linguistici considerati secondo il loro divenire nel tempo, secondo una prospettiva dinamica ed evolutiva. Linguistica diacronica (sinonimo di linguistica storica) è quella che considera le strutture e gli elementi linguistici nel loro succedersi e trasformarsi nel corso del tempo, in contrapposizione alla linguistica sincronica che studia una lingua nell’aspetto con cui essa si presenta in un determinato momento, attuale o passato, della sua storia. http://www.treccani.it/enciclopedia/diacronia/ |
dialettoSistema linguistico relativo a un ambito geografico o culturale per lo più limitato, che non ha raggiunto o che ha perduto autonomia e prestigio di fronte agli altri sistemi con i quali costituisce geneticamente un gruppo. Si tratta di una varietà locale di una lingua, dalla quale, dal punto di vista sociolinguistico, differisce per prestigio sociale, gamma di usi, grado di codificazione ecc. e vi è subordinato all’interno del repertorio. http://www.treccani.it/enciclopedia/dialetto |
diatesiCategoria della flessione verbale che esprime la relazione tra il verbo stesso ed il soggetto agente. Si distingue principalmente tra diatesi attiva e passiva. La forma attiva si ha quando il soggetto svolge l’azione espressa dal verbo. Si può avere con verbi sia transitivi, sia intransitivi. La forma passiva si ha quando il soggetto subisce l’azione espressa dal verbo. Si può avere solo con verbi transitivi. ( → flessione, → verbo, → soggetto ) http://www.treccani.it/enciclopedia/diatesi/ http://www.treccani.it/enciclopedia/forma-attiva-passiva-e-riflessiva_(La-grammatica-italiana)/ |
diglossiaSpecifica forma di bilinguismo in cui un individuo parla due
lingue che hanno un rapporto gerarchico e complementare. Solitamente, una
lingua viene utilizzata in ambito formale e l’altra in contesti informali. |
distintivitàSi dice distintività la capacità di un elemento del sistema linguistico di svolgere una funzione significativa nel sistema stesso, esprimendo in esso un valore, una differenza rilevante. Dunque, è distintivo ogni tratto che identifica un elemento, tale che, variando quell’unico tratto, cambia l’identità dell’elemento e se ne ottiene uno diverso, comunque esistente. Es. Nella parola bella, la aè distintiva poiché contiene i tratti genere e numero, femminile e singolare. Si nota una differenza tra bella, bello, belli, belle, grazie alla capacità della desinenza di esprimere tratti distintivi. http://www.treccani.it/vocabolario/distintivo/ |
dittongoIl dittongo è un gruppo costituito da due vocali che si seguono nella medesima sillaba. In italiano, una delle due è vocale sillabica, l’altra (sempre i oppure u) può essere un’altra vocale o una semiconsonante. Il dittongo si dice ascendente se la vocale sillabica è la seconda; discendente se la vocale sillabica è la prima. Si dicono dittongazioni le trasformazioni di vocali semplici in dittonghi: lt. bŏnum > it. Buono. ( → sillaba ) http://www.treccani.it/enciclopedia/dittongo/ |