tempoCategoria della flessione verbale che indica il momento (presente, passato o futuro) in cui si colloca l’azione indicata da un verbo. Questa nozione, che assieme a quella di aspetto verbale contribuisce a determinare la nozione più ampia di processo espressa da un verbo, assume rilievo grammaticale nella maggior parte delle lingue, e viene espressa mediante un sistema di forme che costituiscono i tempi verbali. Gli eventi sono collocati nella dimensione tempo in due modi: uno consiste nell’indicare se essi sono contemporanei, posteriori o anteriori a dei punti di riferimento, come per esempio il momento in cui avviene l’enunciato: si tratta del Tempo vero e proprio, che è un’operazionedeittica simile a quella che svolgiamo quando usiamo i dimostrativi come questo/quello etc. L’altro è appunto l’aspetto. ( → flessione, → verbo, → aspetto) http://www.treccani.it/enciclopedia/tempo |
testa del sintagmaLa parola fondamentale di un sintagma, senza la quale questo non sussisterebbe. In base alla categoria grammaticale della testa, si definisce il tipo di sintagma. |
topic/remaParte di un enunciato o di una serie di enunciati che aggiunge informazioni a ciò che è dato come già note. |
tratto semanticoUnità minima di senso in cui un lessema è scomponibile, detta anche sema o componente semantico. |
trittongoTre suoni vocalici in una sola sillaba, per cui naturalmente due di essi diventano semivocali: per es. in miei. |