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Letteratura e cultura visuale

Le analogie tra letteratura e arti visive nel rappresentare, interpretare e reinventare il reale – ut pictura poesis – sono state notate fin dall’antichità. Da tempo, tuttavia, la produzione (e circolazione) delle immagini è diventata così frenetica da mettere in discussione la tradizionale priorità del verbale sul visivo. Nello studio del fatto letterario, la teoria della letteratura deve dunque tener conto anche del linguaggio delle immagini, con la loro elusiva polisemia. In cosa consiste la “visibilità” di un testo letterario? Cosa si intende per “cultura visuale” e cosa ha a che fare con la letteratura? Come e quanto l’immaginario letterario è influenzato dai “regimi scopici” in cui avviene la sua produzione? Che rapporto c’è tra l’atto della lettura e l’atto iconico? Quali relazioni (dirette e indirette, dall’ecfrasi all’intersemiosi) legano la letteratura e le arti visive (pittura, fotografia, cinema)? Prendendo in esame un ampio corpus di testi appartenenti a tradizioni linguistiche e culturali diverse, con riferimenti anche alla storia del cinema, il corso è pensato come un’introduzione alla teoria della letteratura, di cui verranno affrontate la storia, le questioni principali e i metodi critici, per comprendere le peculiarità del fatto letterario, anche nelle sue possibili convergenze (e differenze) con le arti visive.
Iscrizione spontanea (Studente)
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