Cara Studentessa, caro Studente,
In qualità di donna impegnata, di moglie, di madre, di educatrice e di Soroptimista (associazione mondiale di professioniste che lavorano per migliorare la condizione delle donne), non posso fare a meno di inviarti un messaggio legato al tragico evento di questi mesti giorni: il mio messaggio guarda al futuro e vuole essere un utile monito.
Il passo più difficile nelle situazioni malsane è ammettere che esse rischiano di avere un esito tragico. Il primo coraggio, la prima saggezza, è quello di prendere al più presto ferme distanze dalle persone che ci fanno del male.
Vi invito quindi a leggere con attenzione il foglietto allegato, che evidenzia i segnali di allarme delle situazioni drammatiche di questo tipo: saperli leggere e prenderli sul serio per tempo è il primo contributo che le donne, e con esse tutti coloro che le circondano, possono dare per prevenire e scongiurare tali epiloghi.
Dobbiamo tutte e tutti questo gesto lucido e coraggioso a Giulia, che è stata coraggiosa e generosa a modo suo, al di là del pericolo che correva.
Un pio pensiero di solidarietà per tutte le "Giulia" del mondo.
Geneviève Henrot