Il Museo di Geografia dell’Università di Padova, inaugurato il 3 dicembre 2019, nasce per conservare e valorizzare il patrimonio generato da 150 anni di attività scientifica e didattica in ambito geografico, a partire dall’istituzione della prima cattedra di Geografia dell’Ateneo nel 1872.

Si trova al piano nobile di Palazzo Wollemborg, sede della Sezione di Geografia del DiSSGeA, della cui Terza Missione è un pilastro, proponendo un’idea dinamica di Museo che, partendo dal patrimonio, mira a riavvicinare la società civile a una disciplina coinvolgente, profondamente collegata all’attualità.

Il Museo è tuttavia anche un’attiva sede di ricerca, al cui interno ha preso avvio di recente un percorso di indagine dedicato al patrimonio immateriale. La museologia accademica individua tra le espressioni intangibili che i musei universitari sono chiamati a valorizzare le pratiche di ricerca e di trasmissione del sapere. La ricerca geografica ha nell’osservazione diretta e dunque nella ricerca sul terreno la sua metodologia caratteristica: in Italia fu pioniere in questo Giovanni Marinelli, docente a Padova dal 1878 al 1892.  Sempre Marinelli, negli anni Ottanta dell’Ottocento, conduceva i suoi studenti sui Colli Euganei a sperimentare il metodo geografico: fin d’allora l’escursione didattica risulta una pratica di insegnamento applicata costantemente dai docenti di geografia dell’Università di Padova.

Alla luce di questo, presenta notevole interesse il “Registro di bordo” del furgone del Dipartimento di Geografia, tenuto a partire dal 1987, presente nell’archivio del Museo. Esso restituisce un quadro dettagliato della mobilità dei docenti del Dipartimento a partire da quella data, legata sia a finalità di ricerca che di insegnamento. Si propone pertanto un percorso di tirocinio volto ad esplorarne il contenuto.

Nello specifico, ai/alle tirocinanti sarà richiesto di:

-          partecipare, insieme al personale del Museo, alla progettazione di un database che renda facilmente accessibili e gestibili i dati contenuti nel registro di bordo. Il database dovrà sicuramente considerare le seguenti informazioni: data dell’uscita, organizzatore/trice, natura dei partecipanti, destinazione, itinerario;

-          compilare il database;

-          georeferenziare le destinazioni, allo scopo di rendere i dati cartografabili;

-          collaborare alle fasi di incrocio delle informazioni con quelle contenute in altri database del Museo (database fotografico e database dei prodotti della ricerca), allo scopo di correlarle con eventuale documentazione fotografica e/o con pubblicazioni esistenti.

 

Oltre a contribuire alla conoscenza del patrimonio intangibile del Museo, il lavoro costituirà la base indispensabile per cartografare gli itinerari della ricerca e della didattica geografica patavina tra 1987 e 1995. I frutti della ricerca saranno comunicati nel corso di eventi scientifici programmati per il biennio 2021-2022, evidenziando l’apporto dei/delle tirocinanti. 

 

Per visualizzare l'offerta, entrare sul portale Stage di Ateneo (accesso con Single Sign On) e inserire nel campo "Id Offerta" il codice 373551.


Ultime modifiche: mercoledì, 18 novembre 2020, 14:37