PROF. CRISTINA GRAZIOLI - TEATRI DI FIGURE 2022
Il corso si propone di leggere diversi momenti della storia del teatro attraverso un genere tanto ricco e diversificato quanto poco studiato, il Teatro di Figura, espressione relativamente recente e discussa che accoglie tutte le forme dello spettacolo dove l’umano si mette in relazione a presenze drammaturgiche ‘non umane’.
L’insegnamento seguirà due nastri paralleli, che talvolta si intersecheranno: il filo della storia, con alcuni esempi tratti dalle epoche passate, e quello del contemporaneo, che vede la mescidazione delle forme e dei generi.
In particolare questo corso mira a interrogarsi sull’opportunità di definire il perimetro di un territorio, per quanto vasto, o, viceversa, di pensare l’idea stessa di ‘frontiera’ tra i generi come non più adeguata alla creatività che si esprime attraverso le ‘figure’ (marionette, burattini, ombre, fantocci, oggetti – nelle forme e tecniche più varie e dalle tradizioni di diverse culture).
Un altro momento importante delle lezioni sarà il motivo delle intersezioni tra forme del Teatro di Figura e altri generi spettacolari (il teatro d’attori, la danza, le installazioni o le performance).
L’obiettivo è di fornire allo studente le conoscenze di base della materia insieme agli strumenti necessari a comprenderne la specificità e le relazioni con gli altri territori artistici.
Pur partendo dalle drammaturgie e dalle poetiche, non si perderanno di vista le situazioni determinate dalle condizioni materiali e dalle tecniche. Nel corso delle lezioni saranno costanti i riferimenti alle pratiche del teatro contemporaneo, con analisi di documenti audiovisivi ma anche di spettacoli che gli studenti possano vedere in prima persona (quindi programmati nelle rassegne teatrali della città o di città facilmente raggiungibili). Si segnalano, tra le altre, le stagioni e rassegne del Teatro Stabile del Veneto (Padova e Venezia), Teatro Comunale di Ferrara, Tam Teatromusica, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Astra di Vicenza, Teatro del Lemming di Rovigo, Teatro Ca' Foscari di Venezia. Teatro Toniolo di Mestre.
Lo studente sarà sollecitato a partecipare attivamente alle lezioni, esprimendo impressioni e osservazioni, al fine di acquisire capacità critica autonoma e padronanza del linguaggio specifico del settore.
Si prevedono lezioni 'sul campo' (ovvero incontri con attori e registi in occasione di spettacoli), oltre ad interventi di specialisti dei temi trattati.
Figure: teorie e prassi
Il corso 2021/2022 sarà incentrato sui seguenti motivi: relazione tra riflessioni teoriche e prassi sceniche; diversità culturale dei differenti fenomeni trattati; intersezioni tra la scena del teatro d'attori e quella abitata da figure.
La parte propedeutica delle lezioni prenderà in esame alcuni nodi teorici e metodologici utili ad affrontare gli argomenti, l'iconografia e la documentazione audiovisiva come fonti per la storia dello spettacolo, le problematiche legate all'"oggetto" marionetta (anche nelle implicazioni di conservazione e valorizzazione in quanto patrimonio artistico).
Si affronteranno alcuni esempi di autori e poetiche che hanno segnato una svolta decisiva nel mondo teatrale europeo a partire dal Primo Novecento (con attenzione particolare a Richard Teschner, agli artisti e alle artiste del Bauhaus, per esempio). Tra gli argomenti di possibile trattazione: il Simbolismo, le Avanguardie storiche, le innovazioni del secondo Novecento.
Le poetiche trattate offriranno l'opportunità di stabilire dei collegamenti con alcuni esempi delle pratiche contemporanee (in particolare della scena francese, per esempio Alice Laloy, Renaud Herbin, Elise Vigneron, e italiana - per esempio Riserva Canini, Teatrino Giullare, Zaches Teatro. Mario Ricci sarà un esempio delle intersezioni tra Nuovo Teatro e Teatro di Figure alla metà del '900.
All'inizio del corso si illustreranno alcuni concetti chiave e principi metodologici della disciplina. Si illustrerà il percorso delle lezioni tenendo conto della presenza a lezione di studenti e studentesse con conoscenze e competenze diverse, e si cercherà di chiarire la terminologia specifica utilizzata, ricorrendo anche a comparazioni tra diverse lingue europee; si terrà conto inoltre della presenza di studenti Erasmus.
Le lezioni saranno corredate da materiale iconografico e audiovisivo e si organizzeranno uscite per consentire la visione di spettacoli o la visita a mostre e installazioni che abbiano attinenza con i temi trattati a lezione.
Si creeranno interazioni con il laboratorio del quale è responsabile la docente (Mascherologia con la famiglia d’arte Sartori).
Il corso si propone di leggere diversi momenti della storia del teatro attraverso un genere tanto ricco e diversificato quanto poco studiato, il Teatro di Figura, espressione relativamente recente e discussa che accoglie tutte le forme dello spettacolo dove l’umano si mette in relazione a presenze drammaturgiche ‘non umane’.
L’insegnamento seguirà due nastri paralleli, che talvolta si intersecheranno: il filo della storia, con alcuni esempi tratti dalle epoche passate, e quello del contemporaneo, che vede la mescidazione delle forme e dei generi.
In particolare questo corso mira a interrogarsi sull’opportunità di definire il perimetro di un territorio, per quanto vasto, o, viceversa, di pensare l’idea stessa di ‘frontiera’ tra i generi come non più adeguata alla creatività che si esprime attraverso le ‘figure’ (marionette, burattini, ombre, fantocci, oggetti – nelle forme e tecniche più varie e dalle tradizioni di diverse culture).
Un altro momento importante delle lezioni sarà il motivo delle intersezioni tra forme del Teatro di Figura e altri generi spettacolari (il teatro d’attori, la danza, le installazioni o le performance).
L’obiettivo è di fornire allo studente le conoscenze di base della materia insieme agli strumenti necessari a comprenderne la specificità e le relazioni con gli altri territori artistici.
Pur partendo dalle drammaturgie e dalle poetiche, non si perderanno di vista le situazioni determinate dalle condizioni materiali e dalle tecniche. Nel corso delle lezioni saranno costanti i riferimenti alle pratiche del teatro contemporaneo, con analisi di documenti audiovisivi ma anche di spettacoli che gli studenti possano vedere in prima persona (quindi programmati nelle rassegne teatrali della città o di città facilmente raggiungibili). Si segnalano, tra le altre, le stagioni e rassegne del Teatro Stabile del Veneto (Padova e Venezia), Teatro Comunale di Ferrara, Tam Teatromusica, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Astra di Vicenza, Teatro del Lemming di Rovigo, Teatro Ca' Foscari di Venezia. Teatro Toniolo di Mestre.
Lo studente sarà sollecitato a partecipare attivamente alle lezioni, esprimendo impressioni e osservazioni, al fine di acquisire capacità critica autonoma e padronanza del linguaggio specifico del settore.
Si prevedono lezioni 'sul campo' (ovvero incontri con attori e registi in occasione di spettacoli), oltre ad interventi di specialisti dei temi trattati.
Figure: teorie e prassi
Il corso 2021/2022 sarà incentrato sui seguenti motivi: relazione tra riflessioni teoriche e prassi sceniche; diversità culturale dei differenti fenomeni trattati; intersezioni tra la scena del teatro d'attori e quella abitata da figure.
La parte propedeutica delle lezioni prenderà in esame alcuni nodi teorici e metodologici utili ad affrontare gli argomenti, l'iconografia e la documentazione audiovisiva come fonti per la storia dello spettacolo, le problematiche legate all'"oggetto" marionetta (anche nelle implicazioni di conservazione e valorizzazione in quanto patrimonio artistico).
Si affronteranno alcuni esempi di autori e poetiche che hanno segnato una svolta decisiva nel mondo teatrale europeo a partire dal Primo Novecento (con attenzione particolare a Richard Teschner, agli artisti e alle artiste del Bauhaus, per esempio). Tra gli argomenti di possibile trattazione: il Simbolismo, le Avanguardie storiche, le innovazioni del secondo Novecento.
Le poetiche trattate offriranno l'opportunità di stabilire dei collegamenti con alcuni esempi delle pratiche contemporanee (in particolare della scena francese, per esempio Alice Laloy, Renaud Herbin, Elise Vigneron, e italiana - per esempio Riserva Canini, Teatrino Giullare, Zaches Teatro. Mario Ricci sarà un esempio delle intersezioni tra Nuovo Teatro e Teatro di Figure alla metà del '900.
All'inizio del corso si illustreranno alcuni concetti chiave e principi metodologici della disciplina. Si illustrerà il percorso delle lezioni tenendo conto della presenza a lezione di studenti e studentesse con conoscenze e competenze diverse, e si cercherà di chiarire la terminologia specifica utilizzata, ricorrendo anche a comparazioni tra diverse lingue europee; si terrà conto inoltre della presenza di studenti Erasmus.
Le lezioni saranno corredate da materiale iconografico e audiovisivo e si organizzeranno uscite per consentire la visione di spettacoli o la visita a mostre e installazioni che abbiano attinenza con i temi trattati a lezione.
Si creeranno interazioni con il laboratorio del quale è responsabile la docente (Mascherologia con la famiglia d’arte Sartori).
- Docente: Cristina Grazioli