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Il corso intende promuovere la conoscenza dell’attuale ordinamento giuridico in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali, favorendo la comprensione degli accadimenti, storici, culturali e politici, e dei passaggi normativi, che, a partire dall’inizio del secolo scorso, hanno determinato la l’evoluzione della legislazione di settore, conducendo al quadro legislativo attuale.

In tale ambito ci si soffermerà brevemente, come occasione per un approfondimento storico e culturale non marginale, su due accadimenti correlati strettamente alla storia del diritto sul paesaggio e sulle “belle arti”: ovverosia sul Convegno sul paesaggio, svoltosi a Capri nell’estate del 1922, e sul Convegno dei Soprintendenti all’Antichità e all’Arte, tenutosi a Roma nel luglio del 1938, presso la sala Borromini dell’Oratorio dei Filippini. Il secondo di tali eventi avrà luogo alla vigilia della promulgazione delle due cosiddette “leggi Bottai” (1939), i fondamenti delle quali rifluiranno prima nel Testo unico in materia di beni culturali (1999) e quindi, cinque anni più tardi, nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (2004).

Accanto all’intendimento di salvaguardare il patrimonio architettonico, archeologico, artistico e storico, anche attraverso una sua integrazione con i principi e gli strumenti indicati dal legislatore per la tutela del paesaggio, l’ordinamento più recente ha riservato spazi di rilievo alla definizione di nuovi modelli di gestione del patrimonio culturale nazionale (preordinati alla sua cosiddetta “valorizzazione”), con particolare riferimento al sistema museale, ai parchi archeologici e alle forme per assicurarne autonomia di gestione e sostegno finanziario adeguato, nel quadro di una parallela trasformazione dell’assetto organizzativo del Ministero della cultura, intrapresa a partire dalla cosiddetta “riforma Franceschini” (2014). In questo quadro il corso intende dedicare una certa attenzione alla disciplina che regola attualmente le attività professionali dell’archeologo sotto il profilo della ricerca, della conservazione e della valorizzazione dei siti e dei reperti archeologici.

Il corso, in estrema sintesi, affronterà i seguenti argomenti: (1) il regime giuridico dei beni culturali tra idealismo crociano e dichiarazioni UNESCO: dalle leggi Bottai del 1939 al Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004; (2) la struttura organizzativa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dopo la riforma Franceschini: innovazioni e conferme; (3) la tutela del paesaggio ed i suoi strumenti: dichiarazioni di notevole interesse pubblico e piani paesaggistici; (4) la valorizzazione del patrimonio culturale: l’autonomia dei musei e il sistema museale nazionale nell’attuale ordinamento e negli atti di organizzazione; (5) gli strumenti per la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale tra pubblico e privato: profili giuridici ed esperienze recenti.

Bibliografia di riferimento

L’evoluzione della normativa e della prassi amministrativa: la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio dall’ottocento al Testo Unico del 1999:

U. Soragni, Città ed archivi nell’età degli imperi. Urbanistica e interventi di architettura da Napoleone agli Asburgo (1806-1866), Vicenza, Stocchiero, 1985;

T. Alibrandi, P. Ferri, I beni culturali e ambientali, Milano, Giuffré, 2001;

Per le antichità e le belle arti: la legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana, a cura di R. Balzani, Bologna, Il Mulino, 2003;

S. Troilo, La patria e la memoria. Tutela e patrimonio culturale nell’Italia unita, Milano, Electa, 2006;

La normativa vigente in materia di beni culturali: dal Codice del 2004 ai giorni nostri. La riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali a seguito della riforma del 2014

M. Cammelli (a cura di), Il Codice dei beni culturali e del paesaggio, commento a cura di M. Cammelli, con il coordinamento di C. Barbati e G. Sciullo, Bologna, Il Mulino, 2008 (con aggiornamento al commentario del 2008);

G. Boldon Zanetti, Il nuovo diritto dei beni culturali, Venezia, Libreria Editrice Cafoscarina, 2016;

L. Casini, Ereditare il futuro: Dilemmi sul patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2016;

C. Barbati, L. Casini, M. Cammelli, G. Piperata, G. Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2020 (II edizione);

U. Soragni, Tutela del paesaggio e pianificazione urbanistica: prospettive di un’integrazione disciplinare, in “Passaggi costituzionali”, Convegno del paesaggio a Capri 1922/2022. Il Paesaggio: nozione, trasformazioni, tutele (atti del convegno di studi, Capri, 30-31 maggio 2022), II, 2 (2022), pp. 191-206.

Valorizzazione dei beni culturali ed “economia della cultura”

 A. L. Tarasco, Il patrimonio culturale: Modelli di gestione e finanza pubblica, Napoli, Editoriale scientifica, 2017;

Il Convegno di Capri sul paesaggio del 1922 e il Convegno dei soprintendenti del 1938

1923-1993: contributi a settanta anni dalla pubblicazione degli atti del Convegno del paesaggio, a cura di G. Galasso, A. G. White, V. Mazzarelli, Capri, La Conchiglia, 1993;

S. Settis, “Discendere alle cose”: Giulio Carlo Argan e i beni culturali, in “Belfagor”, LXV, 3 (2010), pp. 287-301;

Il Convegno dei Soprintendenti, in “Bollettino d’Arte”, I (1938-1939), pp. 42-69;

Il Convegno dei Soprintendenti, in “Bollettino d’Arte”, II (1938-1939), pp. 133-169.



Iscrizione spontanea (Studente)
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