Progetto archeologico “La villa marittima romana di Bibione e il suo contesto”.
Le ricerche di superficie (Campagna 2023)
Nel 2022 ha preso avvio un progetto di ricerca archeologica incentrato sullo scavo della villa romana di Mutteron dei Frati, situata all’interno della Valgrande (Bibione), e sullo studio della fascia costiera in cui la villa si inseriva, compresa tra il canale Nicesolo (dove scorreva il Tagliamento in età romana) e l’attuale corso del Tagliamento (Comuni di Caorle e di San Michele al Tagliamento).
Il progetto, di durata triennale, è condotto dalle Università di Regensburg (Germania) (prof. Dirk Steuernagel, dott.ssa Alice Vacilotto) e Padova (prof. ssa Maria Stella Busana), in accordo con la competente Soprintendenza (Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e per Province di Belluno, Padova e Treviso), ed è finanziato da un importante ente tedesco (DFG-Deutsche Forschungsgemeinschaft), oltre che dall’ateneo di Padova, con il generoso supporto della proprietà di Valgrande e dell’affittuario.
Dopo la fortunata campagna di scavo nel sito della villa romana, svoltasi nel marzo 2023, che ha dato l’opportunità a numerosi interessati di accedere alla Valgrande e visitare gli straordinari resti che stanno emergendo, nel novembre 2023 hanno preso avvio le ricerche sul territorio.
Le ricerche sul territorio prevedono ricognizioni sistematiche di superficie, carotaggi e indagini geofisiche, condotte nell'ottica di raccogliere dati utili a ricostruire quale fosse l’aspetto del paesaggio nell’antichità e a comprendere come fosse popolato e sfruttato.
In passato il territorio in questione è stato oggetto di alcuni studi. Alcuni spargimenti di materiali di età romana sono noti nel comune di San Michele al Tagliamento (presso Bevazzana), altri nel comune di Caorle, lungo il ramo principale del Tagliamento di età romana e presso la sua probabile foce; nel territorio sono conosciuti anche rinvenimenti di età tardo medievale. Allo stato attuale rimane comunque ancora incerta la posizione dei porti antichi alle foci del Tagliamento e le modalità insediative della fascia costiera.
Il programma di ricerca prevede tre campagne di ricognizione della durata di circa 1 mese ciascuna. La prima campagna si svolgerà dal 6 novembre al 1 dicembre 2023 e interesserà alcune aree situate nel comune di Caorle e altre nel comune di San Michele al Tagliamento (circa 800 ettari).
Le ricerche di superficie sono condotte preferibilmente quando i campi sono sgombri da colture e arati/fresati, ma anche in campi coltivati con condizioni discrete di visibilità, sfruttando la sistemazione idraulico-agraria esistente.
Tali ricerche prevedono che gli operatori camminino sui terreni per linee parallele, distanti da 5 a 10 metri, al fine di individuare l’eventuale presenza di materiale archeologico; qualora si individuino concentrazioni di reperti, viene condotta una ricognizione più intensiva per documentare la distribuzione degli stessi e si procede alla raccolta dei materiali più significativi, che successivamente vengono sottoposti a lavaggio e prima classificazione.
ATTIVITÀ PREVISTE
-Compilazione delle schede di Unità di Ricognizione;
-Compilazione delle schede di Unità Archelogica;
-Svolgimento della ricognizione per file parallele;
-Selezione, Raccolta sistematica e lavaggio di reperti;
-Documentazione fotografica di UR e UAr.
-Compilazione del Giornale delle attività.
STRUMENTI UTILIZZATI
-Macchina fotografica Nikon D600;
-Software Open Camera;
-App Geotraker;
-Software Qfield;
-Drone DJI Mini3
TIPO DI COINVOLGIMENTO
-Operazione in collaborazione;
Operazione in autonomia.
Le ricerche di superficie (Campagna 2023)
Nel 2022 ha preso avvio un progetto di ricerca archeologica incentrato sullo scavo della villa romana di Mutteron dei Frati, situata all’interno della Valgrande (Bibione), e sullo studio della fascia costiera in cui la villa si inseriva, compresa tra il canale Nicesolo (dove scorreva il Tagliamento in età romana) e l’attuale corso del Tagliamento (Comuni di Caorle e di San Michele al Tagliamento).
Il progetto, di durata triennale, è condotto dalle Università di Regensburg (Germania) (prof. Dirk Steuernagel, dott.ssa Alice Vacilotto) e Padova (prof. ssa Maria Stella Busana), in accordo con la competente Soprintendenza (Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e per Province di Belluno, Padova e Treviso), ed è finanziato da un importante ente tedesco (DFG-Deutsche Forschungsgemeinschaft), oltre che dall’ateneo di Padova, con il generoso supporto della proprietà di Valgrande e dell’affittuario.
Dopo la fortunata campagna di scavo nel sito della villa romana, svoltasi nel marzo 2023, che ha dato l’opportunità a numerosi interessati di accedere alla Valgrande e visitare gli straordinari resti che stanno emergendo, nel novembre 2023 hanno preso avvio le ricerche sul territorio.
Le ricerche sul territorio prevedono ricognizioni sistematiche di superficie, carotaggi e indagini geofisiche, condotte nell'ottica di raccogliere dati utili a ricostruire quale fosse l’aspetto del paesaggio nell’antichità e a comprendere come fosse popolato e sfruttato.
In passato il territorio in questione è stato oggetto di alcuni studi. Alcuni spargimenti di materiali di età romana sono noti nel comune di San Michele al Tagliamento (presso Bevazzana), altri nel comune di Caorle, lungo il ramo principale del Tagliamento di età romana e presso la sua probabile foce; nel territorio sono conosciuti anche rinvenimenti di età tardo medievale. Allo stato attuale rimane comunque ancora incerta la posizione dei porti antichi alle foci del Tagliamento e le modalità insediative della fascia costiera.
Il programma di ricerca prevede tre campagne di ricognizione della durata di circa 1 mese ciascuna. La prima campagna si svolgerà dal 6 novembre al 1 dicembre 2023 e interesserà alcune aree situate nel comune di Caorle e altre nel comune di San Michele al Tagliamento (circa 800 ettari).
Le ricerche di superficie sono condotte preferibilmente quando i campi sono sgombri da colture e arati/fresati, ma anche in campi coltivati con condizioni discrete di visibilità, sfruttando la sistemazione idraulico-agraria esistente.
Tali ricerche prevedono che gli operatori camminino sui terreni per linee parallele, distanti da 5 a 10 metri, al fine di individuare l’eventuale presenza di materiale archeologico; qualora si individuino concentrazioni di reperti, viene condotta una ricognizione più intensiva per documentare la distribuzione degli stessi e si procede alla raccolta dei materiali più significativi, che successivamente vengono sottoposti a lavaggio e prima classificazione.
ATTIVITÀ PREVISTE
-Compilazione delle schede di Unità di Ricognizione;
-Compilazione delle schede di Unità Archelogica;
-Svolgimento della ricognizione per file parallele;
-Selezione, Raccolta sistematica e lavaggio di reperti;
-Documentazione fotografica di UR e UAr.
-Compilazione del Giornale delle attività.
STRUMENTI UTILIZZATI
-Macchina fotografica Nikon D600;
-Software Open Camera;
-App Geotraker;
-Software Qfield;
-Drone DJI Mini3
TIPO DI COINVOLGIMENTO
-Operazione in collaborazione;
Operazione in autonomia.
- Docente: Maria Stella Busana