Fools rush in: a quilt of stories

Fools rush in: a quilt of stories

di Settore Didattica DiSLL -
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A nome della prof.ssa Fiona DALZIEL
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Lo spettacolo in inglese di quest'anno, con un amplio cast di studentesse e studenti di oltre dieci nazionalità diverse, porta in scena un patchwork del teatro americano. Tre atti unici sono incorniciati all’interno di Fools di Neil Simon, a sua volta adattato dal gruppo stesso. La commedia segue le vicende di un giovane insegnante ambizioso mentre cerca di sciogliere la maledizione inflitta su un piccolo villaggio ucraino, che ha privato i suoi abitanti della loro ragione. In questa versione rivisitata, l'azione si sposta negli Stati Uniti, a cavallo tra gli anni '60 e '70, dove i “fools” sono un gruppo di giovani attivisti, che lottano contro la guerra in Vietnam e le regole imposte loro dagli anziani del villaggio. Quando Lindon, l'insegnante appena arrivato, si innamora di Linda, la figlia del sindaco, si scatena una serie di eventi drammatici che termina con un climax molto diverso da quello della commedia originale. 

Il primo dei tre atti unici è una versione leggermente adattata di Trifles di Susan Glaspell, risalente all'inizio del XX secolo. L'azione si svolge nella tetra cucina di una fattoria isolata, dove il signor Wright è stato trovato morto con "una corda al collo". Date le circostanze sospette, la moglie viene arrestata, nonostante la mancanza di prove concrete che la colleghino all'omicidio. Mentre il procuratore della contea, lo sceriffo e due agricoltori svolgono l'importante lavoro “da maschi” di ricerca di indizi, le mogli notano una serie di "trifles", o piccolezze, che conducono alla ricostruzione del movente del crimine. Tuttavia, decidono di tacere riguardo queste apparenti sciocchezze in silenziosa e comprensiva solidarietà con l'accusata.

Anche la pièce successiva riguarda la criminalità, ma questa volta si tratta di un classico racconto noir ambientato nell'America degli anni quaranta. Sorry, wrong number, scritto originariamente come radiodramma da Lucille Fletcher, inizia con una donna costretta a letto che ascolta per caso una conversazione telefonica in cui si pianifica un omicidio. Gran parte dell'opera è occupata dai suoi tentativi di convincere prima l'operatrice e poi il dipartimento di polizia a rintracciare la chiamata, mentre lei stessa entra progressivamente in un vortice di panico e frenesia. Ma chi è la vittima designata e chi ha ingaggiato un killer per toglierla di mezzo?

La morte è ancora protagonista nel nostro terzo atto unico, se pur non ci sia traccia di un vero omicidio. Essa è invece personificata dall’Angelo della Morte, che è presente in scena per portare via con sé un’anziana signora giunta ormai alla fine dei suoi giorni. In The Sandbox di Edward Albee, messa in scena per la prima volta nel 1960 ed esempio di teatro dell’assurdo americano, Mommy e Daddy adagiano Grandma in una sandbox, luogo in cui dovrà morire. Mentre si congratulano con se stessi per la loro condotta esemplare - "è giusto fare le cose fatte bene" - la vacuità emotiva e la mancanza di empatia della coppia mettono in rilievo l'ironica interpretazione di Albee sui valori della famiglia americana.

Mentre la nostra offerta teatrale volge al termine, torniamo nel mondo dei fools, dove nulla è mai come sembra...