Il corso si intitola "Delirium. Anxiety, Folly, and the Double in English Fiction". Si concentra sul genere della narrativa, visto mediante cinque capolavori distribuiti dal tardo Seicento a inizio Novecento. In questi testi un tema fondamentale è la anxiety, svelata spesso grazie all’esperienza del delirio in diverse declinazione caratteristiche della loro rispettiva epoca. Studieremo così la paura del credente puritano di non essere salvato, immerso in un mondo nemico della fede, e sottoposto a un pellegrinaggio spirituale e simbolico che, con straordinario realismo psicologico, lo sottopone alle tentazioni mondane fino a pervenire alla consapevolezza (Bunyan, _The Pilgrim’s Progress_, 1678); la satira swiftiana dell’entusiasmo religioso e della follia in _A Tale of a Tub_ (1704), che deridendo le deliranti teorie dei dissidenti religiosi inscena una critica della follia che si annida anche dentro la ragione; il genere gotico che a partire dal Settecento gioca con le sensazioni inconfessabili collegate allo horror per esplorare in realtà tematiche occulte e pericolose come la sessualità e la fragilità, soprattutto di una donna, visto mediante la geniale interpretazione velatamente parodica che ne offre Austen (_Northanger Abbey_, 1817); il tema del doppio e della scissione della mente che affonda nel delirio, dove il tema religioso della salvezza si coniuga con quello della follia, grazie alle rivoluzionarie _Private Memoirs and Confessions of a Justified Sinner_ dello scozzese Hogg (1824); infine, la scissione dentro la mente moderna che si manifesta mediante la presenza di un doppio che, salito come clandestino sulla nave, offre al suo capitano un continuo riflesso in _The Secret Sharer_ di Conrad (1910). Mediante la lettura ravvicinata dei testi, inseriti nel loro contesto storico-culturale, il corso spiegherà alcuni principi di narrativa e delineerà i cambiamenti culturali e letterari a cui queste opere rimandano, offrendo a studenti/esse una solida formazione relativa alla letteratura dei vari periodi.
- Docente: Rocco Coronato