Conferenze presso l'Accademia dei Concordi di Rovigo
SHAHRAZÀD E L’ARTE DEL DIVENIRE Tracce di sopravvivenza tra Oriente e Occidente Incontri e conferenze sulla figura di Shahrazàd Mercoledì 10.17.24 maggio ore 18 | Accademia dei Concordi di Rovigo
Shahrazàd. Basta evocarne il nome per far apparire immagini lontane e tuttavia familiari. Da tempo immemorabile la voce della narratrice più famosa al mondo continua a tessere le sue storie e affrontare gli sguardi degli uditori. Come tanti piccoli sultani, i lettori chiedono nuove gesta, un ultimo incontro misterioso, l’ennesima avventura per attraversare ancora una notte. Shahrazàd ci accontenta e le sue Mille e una notte diventano infinite notti per tenere accesa la lanterna e vivere la magia del racconto. Il ciclo di conferenze Sharahzàd e l’arte del divenire si interroga sulle molteplici maschere di un immaginario femminile che ha interessato i più grandi uomini e donne di cultura e porta con sé l’eco di una voce divenuta specchio di un possibile incontro tra Oriente e Occidente.
organizzazione scientifica anna zoppellari
Mercoledì 10 maggio Shahrazàd e le Le Mille e una notte, da Baghdad alla Francia anna zoppellari (Prof. di Letteratura francese - Università di Trieste) introduce Sergio Garbato intermezzi musicali Paola magosso arpa celtica
A partire dalla genesi delle Mille e una notte, si ripercorreranno i momenti cruciali che hanno introdotto il testo in Francia e di seguito in Europa. Si accennerà alla prima traduzione francese di Galland, ai numerosi rimaneggiamenti e evocazioni che dall’età dei lumi si rincorrono fino all’Ottocento francese, per approdare ad un Novecento curioso di una donna seduttiva e trasgressiva, astuta e coraggiosa. La conversazione spazierà lungo le riletture, parodiche o serie, di Hamilton, Gautier, Régnier e altri che hanno osato penetrare nelle notti di Shahrazàd.
Mercoledì 17 maggio L’incanto della voce. Shahrazàd nel mondo anglofono Marilena Parlati (Prof. di Letteratura inglese - Università di Padova) intermezzi musicali Silvia massimi chitarra - Gessica rampazzo flauto traverso
Si rintracceranno le Shahrazàd che le traduzioni, riduzioni e rimaneggiamenti romantici e vittoriani portarono nelle case dei sudditi britannici della regina Vittoria, le finzioni e le inquietudini della parola potente di una delle maliarde più astute - e inventate - delle tradizioni culturali mondiali. Tra traduzioni e rappresentazioni iconiche, anche sulla stampa popolare del tempo, si vedrà come questa ‘trickster’, imbrogliona, furba, accattivante, filtri nelle letterature anglofone contemporanee, che ne sottolineano la potenza sovversiva, anti-misogina, anti-orientalistica. Tra gli autori e le autrici chiamati in causa, Salman Rushdie (di cui è uscito recentemente Two Years, Eight Months, Twenty-Eight Nights, 2015, uscito in italiano nel 2016, ma senza narratrici donne), Antonia Byatt, Marina Warner.
Mercoledì 24 maggio Shahrazàd tra orientalismo e seduzione. Dai Ballets Russes all’Haute couture al Cabaret al Cinema muto Ivana D’agostino (Prof. di Storia dell’arte e della scenografia contemporanea - Accademia di Belle Arti di Venezia) intermezzi musicali claudia lapolla violino - monica catania pianoforte
Dall’edizione di Joseph C. Mardrus delle novelle orientali Le mille e una notte, tra il 18991904, nacque un rinnovato interesse per l’esotico. Diffusosi con i Ballets Russes, a Parigi nel 1909, fu ripreso nelle stampe di Lepape, di Barbier e con le raffinate statuine di Chiparus. Dilagò presto anche nell’haute couture di Paul Poiret che, ispiratosi al balletto Shahrazàd e a Ida Rubinstein, diede nel 1911 la memorabile festa della Mille e duesima notte. Più tardi, nuovamente interprete di danze esotiche, la Rubinstein sarà Basiliola nel film La nave di D’Annunzio del 1920. Shahrazàd è inoltre il nome di un famoso Cabaret russo parigino, e sempre all’eroina delle Mille e una notte anche Magritte dedicherà un dipinto nel quale il volto di Zobeide è racchiuso da un arabesque di perle.
patrocinio Università degli Studi di Padova Università degli Studi di Trieste Accademia di Belle Arti di Venezia
coproduzione Minimiteatri Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Trieste
Giorgio Mazzon, Shahrazàd e il sultano, pastello su carta (2017)
LA VOCE, LA PAROLA E IL CORPO Laboratorio teatrale Nove