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O

Obbligo di frequenza

La maggior parte degli insegnamenti magistrali (ex cattedra) dell’Uni­versità non sono soggetti ad obbligo di frequenza. Pertanto, sulle schede generiche dei corsi di laurea, risulta genericamente indicato “Obbligo di frequenza: No”. Va tuttavia fatta eccezione per certe categorie di insegnamenti di lingue, tra cui i laboratori pratici, ai quali appartengono le lezioni di didattica assistita o addestramento linguistico. La natura procedurale dell’apprendi­mento delle lingue spinge a raccomandare caldamente la frequenza delle lezioni ed esercitazioni di lingua, possibilmente fino all’80%, e comunque non meno del 60%. (Regolamento didattico, titolo 2, art 7, comma 1)

N.B. del Consiglio di Corso di Laurea: L'obbligo di frequenza indicato dal Regolamento didattico è da intendersi limitato alle due lingue curricolari studiate e non esteso alla terza lingua.

I Corsi di laurea in “Lingue, Letterature e Mediazione Culturale”, in “Lingue e Letterature Europee e Americane e in “Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione” prevedono l’iscrizione in regime di studio a tempo parziale per gli studenti che ne hanno i requisiti per tutti gli anni di corso (Regolamento didattico, titolo 2, art 7, comma 2).

N.B. del Consiglio di Corso di Laurea: l’esistenza del regime “studente lavoratore” consente di gestire gli studi secondo tempi personalizzati. L’argomento del lavoro non è pertanto motivo per richiedere sgravi di programmi e requisiti alle prove d’esame. Lo/a studente/ssa lavoratore/trice è tenuto/a a presentare la totalità dei programmi previsti dagli insegnamenti in piano.


Obsolescenza

I contenuti di un dato insegnamento si evolvono con lo stato dell’arte della scienza a cui riferisce e pertanto vengono costantemente aggiornati.

Inoltre, le conoscenze e competenze acquisite dallo studente possono col tempo perdere in efficacia nella formazione, in particolare le competenze e abilità linguistiche. Ecco il motivo per cui le certificazioni linguistiche vengono ritenute valide per un tempo molto limitato.

Quando una carriera universitaria è stata interrrotta per più anni, al momento della ripresa, la Commissione Piani di Studio deve valutare il grado di obsolescenza delle conoscenze acquisite in passato, decurtando i CFU ottenuti in origine, secondo quanto stabilito dalla tabella approvata dall'allora Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia del 23.10.2003di seguito riportata:

PERIODO

OBSOLESCENZA CREDITI

Primi 8 anni

Nessuna obsolescenza

Secondi 8 anni

25%

Terzi 8 anni

50%

Dal 25° anno in poi

Nessun riconoscimento di crediti

 


OFA

Obbligo Formativo Aggiuntivo: Esame prioritario obbligatorio da superare entro il 30 settembre che conclude il primo anno di università. Sulla base dei risultati della prova di ammissione somministrata alle matricole nel mese di agosto, in apertura dell’anno accademico, in caso di esiti scarsi in uno o più settori di sapere o competenza, vengono definiti da un’apposita commissione l'esame o gli esami prioritari che lo/a studente/ssa dovrà superare entro il primo anno di università. L’elenco di tali obblighi viene reso pubblico in seguito alla prova d’ingresso  

  • sulla homepage www.unipd.it > futuri studenti > come iscriversi > avvisi di ammissione
  • sulla homepage Moodle dei corsi di studio interessati, sotto le diciture:
    • Requisiti di ammissione
    • OFA

OFF.F

Offerta Formativa

Insieme degli insegnamenti, della loro categoria di attività (base, caratterizzante, affine, altra) che un dato corso di studio offre allo studente in un percorso formativo completo (laurea triennale, laurea magistrale).

L'offerta formativa, raccolta nell'Allegato 2, vale come "promessa" fatta allo/a studente/ssa iscrittosi in un determinato anno accademico, per tutto il suo percorso di studi.

Lo/a studente/ssa si riferisce all'offerta formativa pubblicata nel suo anno di immatricolazione (ovvero alla sua coorte).


Ordinamento del corso di laurea

Contiene tra l’altro

  • gli obiettivi formativi qualificanti della classe,
  • gli obiettivi formativi specifici del corso e
  • la descrizione del percorso formativo,
  • i risultati di apprendimento attesi,
  • le conoscenze richieste per l’accesso,
  • gli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati e
  • il quadro generale delle attività formative.

Organi collegiali del Dipartimento

Gli organi collegiali del Dipartimento sono: il Direttore, il Vice Direttore, il Consiglio, la Giunta

(si veda http://www.disll.unipd.it/content/dipartimento/organi-collegiali)