Responsabili: proff. Luca Illetterati, Francesca Menegoni, Antonio Nunziante, Gabriele Tomasi

 

Inizio: 24 novembre 2015, ore 16.30

 

Frequenza: da novembre 2015 a settembre 2016

        

Calendario degli incontri: 24/11/2015; 01 e 15/12/2015;  26/01/2016; 23/02/2016; 22 e 30/03/2016; 13 e 26/04/2016; 10 e 24/05/2016, sempre alle ore 16.30.

Il seminario proseguirà con alcune sedute dedicate a Kant, nella seconda metà di settembre.

 

Sede: Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata – Palazzo del Capitanio (Piazza Capitaniato, 3), Sala «L. Stefanini».

 

Note: Uno degli elementi più significativi del modello di ragione, e dunque di filosofia, che si va affermando e costruendo all’interno della filosofia classica tedesca (intendendo con questa locuzione il dibattito che viene ad articolarsi in Germania fra fine ‘700 e primi decenni dell’800 e che trova nella rivoluzione trascendentale di Kant il suo principale elemento generatore) è l’irruzione del concetto di vita. L’idea cioè che si dà davvero ragione e si dà dunque davvero filosofia solo se questa ragione e questa filosofia sono in grado di esplicitare, attraversare e concettualizzare, senza ridurlo ad altro da sé, l’essere della vita, la dinamicità della dimensione vitale, la complessità di relazioni e nessi causali che la vita implica.
A partire dalla kantiana Critica del Giudizio, le filosofie di Fichte, Schelling e Hegel rappresentano, ciascuna entro forme determinate, il tentativo radicale di rendere ragione della vita. Un rendere ragione che si pone tra due poli che ne segnano in qualche modo, negativamente, lo spazio: 1) la riduzione della vita a puri rapporti meccanici e dunque al nesso causale di tipo efficiente e 2) la considerazione della vita come l’altro dalla ragione, come l’ambito di esperienza che in quanto eccedente rispetto alla dimensione puramente fisica e dunque ai nessi meccanici che la portano a comprensione, andrebbe dunque considerato come l’immagine stessa dell’irrazionale.
A partire da questo sfondo il seminario si propone di porre a tema le diverse forme di concettualizzazione della vita che attraversano la filosofia classica tedesca, assumendo come riferimenti principali, anche se non esclusivi, la filosofia di Kant (con particolare riguardo alla Critica del Giudizio) e la filosofia di Hegel.
Inoltre il seminario intende esplorare le possibili connessioni tra i modelli di razionalità che trovano elaborazione all’interno della filosofia classica tedesca e alcuni dibattiti che attraversano l’epistemologia contemporanea (ad es. in relazione al problema dello statuto della biologia come scienza autonoma), la filosofia politica contemporanea (ad esempio in relazione alla discussione sulla biopolitica) e la fenomenologia contemporanea (in relazione ad esempio al rapporto fra la nozione di soggetto e la nozione di vita).



Ultime modifiche: venerdì, 8 aprile 2016, 08:53