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  • COMUNICATO COLLEGIALE DEL CORSO DI DOTTORATO

    Apprendiamo dagli organi di stampa internazionali e indipendenti che nella giornata di sabato 5 novembre Nasrin Ghaderi, 35 anni, dottoranda in filosofia nella capitale Teheran e originaria di Marivan, una città del Kurdistan, è morta dopo alcune ore di coma per essere stata picchiata sulla testa a manganellate dalle forze di sicurezza durante le proteste del giorno precedente, venerdì 4 novembre. 

    Il gruppo per i diritti dei curdi, con sede in Norvegia, Hengaw, ha riferito che Nasrin Ghaderi è stata sepolta di prima mattina tra uno schieramento di forze di polizia e senza una funzione funebre, per timore che la cerimonia potesse scatenare disordini che di fatto sono scoppiati ovunque nel Kurdistan e nella capitale. Gli studenti e le studentesse delle Università iraniane sono tra i primi protagonisti delle manifestazioni.

    Le vittime delle proteste, scoppiate dopo l’arresto della ventiduenne Jina Mahsa Amini, il 13 settembre scorso, e la sua morte per le percosse ricevute in prigione, sono più di trecento e includono anche bambini come Parmis Hamnava, 14 anni, picchiata a morte davanti ai compagni di classe. Gli arresti sono più di dodicimila cinquecento.

    Il Collegio Docenti del Dottorato di ricerca in Filosofia dell’Università degli studi di Padova con tutti i dottorandi e le dottorande condanna fermamente ogni violazione dei diritti umani, ogni discriminazione di genere e ogni atto di repressione violenta e antidemocratica perpetrato dalla Repubblica islamica dell’Iran e ovunque nel mondo. 

    Riconosciamo lo sforzo eroico della popolazione iraniana e appoggiamo le istanze di chi manifesta per la propria libertà e i propri diritti.