Attraversare confini visibili e invisibili: questo concetto si è presentato più volte lungo la nostra escursione.
Inizialmente abbiamo attraversato un confine sonoro: ancor prima di iniziare la nostra camminata, ci siamo lasciati alle spalle le urla, il chiacchiericcio dei ragazzi appena usciti da scuola, udibile in lontananza lungo la strada, e siamo entrati nel parcheggio del supermercato, uno spazio più tranquillo, specialmente all'ora della partenza.
Successivamente abbiamo attraversato e camminato lungo un confine fisico e visibile: i corsi d'acqua che racchiudono il quartiere di Terranegra.
Riflettendo sul significato della parola, ci si può domandare se anche la gente che abita, attraversa e agisce in questi spazi percepisca nella mente la presenza di un confine che vada oltre a quello fisico. Esiste una mappa mentale che legge questo specifico paesaggio come luogo "altro", "delimitato" dal resto della città di Padova?