PROGRAMMA:

Laboratorio di creazione il cui argomento è l'esplorazione dei parametri corpo, spazio, tempo attraverso un allenamento individuale e di gruppo che conduce i partecipanti verso la composizione scenica.

Il corpo in quanto strumento di comunicazione e primo luogo di esperienza agito nel tempo e nello spazio.

La composizione in quanto luogo delle relazioni.

Attraverso la sperimentazione e l'esplorazione si metteranno in relazione corpo/i e spazio, corpo/i e oggetti.

Il tutto inserito in uno sviluppo temporale.

Il tutto nella dimensione imprescindibile dell'ascolto.

Obiettivo del laboratorio è mettersi in contatto con l'interno e l'esterno di sé privilegiando i sensi del tatto della vista e dell'udito.

Si tratta di 6 incontri pratici. Ogni incontro svilupperà un tema di lavoro.

Ad ogni incontro si metteranno in gioco strutture semplici dell'agire e del comportarsi. I partecipanti, sottoposti a una serie di sollecitazioni, creeranno un alfabeto di gesti elementari,

un repertorio utile nella fase di creazione compositiva.

  •  massime del laboratorio:
  • essere semplici e credere in quello che si fa
  • non giudicarsi e guardare sé e gli altri con benevolenza
  • cercare armonia bellezza e verità nel minimalismo
  • essere determinati pronti e consapevoli
  • prestare attenzione al “come” e non al “cosa”
  • sentirsi fortemente individui in un collettivo reso tale da un obiettivo comune.

 

Ognuno di noi ha un corpo unico ed irripetibile, fatto di ossa, muscoli, nervi, organi e di un modo altrettanto unico ed irripetibile di farli stare insieme e agirli nello spazio. Scopo dell’allenamento non è quello di trasformare questo corpo facendolo aderire ad un modello. Si tratta invece di raggiungere una condizione che possiamo chiamare “della prontezza”.

In parallelo alla fase di allenamento saranno trattate questioni legate alla comunicazione, alla composizione, all'espressione artistica.

La fase di allenamento è resa possibile da una messa in pratica di alcuni esercizi base, grazie ai quali il gruppo si muoverà verso la creazione di micro azioni/situazioni (teatro da camera) di breve durata

temi di lavoro:

  • equilibrio/disequilibrio
  • cadere/rialzarsi/essere raccolto da un altro o da altri
  • lasciarsi scivolare a contatto con superfici diverse: muro tavolo sedia altro/i corpo/i
  • esplorare la perdita di orientamento e l’instabilità temporanea rendendosi ciechi (benda sugli occhi).
  • ascoltare il suono senza vedere l'oggetto che lo produce e muoversi in direzione del suono che si sente.
  • creare situazioni comportamentali vicine ai tablaux vivant

 

La fase conclusiva sarà selezionare le esperienze fatte e montarle (o comporle) in brevi sequenze. Le sequenze potranno essere staccate le une dalle altre, o potranno portare alla realizzazione di un unico affresco collettivo.

 

Accompagna il laboratorio un breve testo di Italo Calvino “Un re in ascolto”. Esso verrà utilizzato non per essere messo in scena, ma in quanto motore di creazione.

A questo proposito si potrà sia lavorare sulla prima frase (incipit del racconto) e immetterla nelle azioni dei performer, sia leggerlo insieme tutto ed enucleare delle zone del testo che interessano (frammentare il testo). Le diverse opzioni dipendono dall'andamento del laboratorio.

Le parole di Calvino potranno essere usate come frasi da dire con la voce o come frasi da dire con il corpo/suono.

CALENDARIO:

lunedì 7 marzo ; martedì 8 marzo; lunedì 14 marzo; martedì 15 marzo; lunedì 21 marzo; martedì 22 marzo

h. 15.00/18.00

Il laboratorio sarà integrato dalla visione di spettacoli e da letture.

Per partecipare al Laboratorio è necessario effettuare la Prenotazione.

 

Per contatti e informazioni:

p.allegro@tin.it

cristina.grazioli@unipd.it

Ultime modifiche: lunedì, 29 febbraio 2016, 10:31