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A

AC

Approccio multisensoriale

by ALESSIA CORONA - Tuesday, 8 October 2024, 9:51 AM
 

Quante volte abbiamo fruito di un paesaggio senza però prestare attenzione agli elementi che lo compongono? 

Uno degli scopi dell'escursione è stato proprio quello di utilizzare un approccio che mirasse a coinvolgere tutti i nostri sensi: a partire dall'olfatto, sperimentando tutta una serie di odori legati al paesaggio antropizzato (e.g. cantieri) o il profumo del prato ancora bagnato dalle piogge, le esperienze tattili durante le camminate con i piedi immersi in un manto soffice di erba, o ancora i suoni della natura (scroscio d'acqua) e della fauna locale mescolati alla presenza dell'uomo ed infine, un'osservazione critica ad ampio spettro delle varie componenti percepite. 

Ciò che è emerso è sicuramente il rapporto indissolubile fra l'uomo e la natura, facenti ormai entrambi parte dello stesso scenario, e una domanda sorge ormai spontanea: quella sul futuro di questo paesaggio in continuo divenire. 


B

SP

Barriere

by SIMONE PREDELLI - Wednesday, 9 October 2024, 1:18 PM
 

Un'idea ricorrente a partire dai diversi paesaggi dalla passeggiata è stata quella di barriere. Ci ho pensato appena partiti quando il cambio di suoni da rumore cittadino a calma naturale mi ha subito impattato ed il numero di suoni distinti, che potevano essere sentiti nitidamente, aumentava. Era una barriera naturale tra caos e quiete. 

Poi ho pensato alla barriera come componente fisica e visiva. Infatti, può nascondere e ridurre la panoramica del paesaggio come le siepi folte di alcuni giardini, oppure lasciare libero lo sguardo come basse staccionate che tracciano un confine più simbolico. La componente di barriera visiva l'ho riscontrata anche dopo notando gli elementi verticali e orizzontali del paesaggio. In particolare, ai confini dell'Isola di Terranegra, lungo il canale Roncajette, sapevo esserci l'interporto dall'altro lato dell'argine (perchè ogni tanto si sentiva il treno e mi era stato detto) ma no lo vedevo. C'era solo il verde delle piante ed il rumore del corso d'acqua. 

L'ultima idea di barriera su cui ho riflettuto è stata la chiusa. In questo caso ho pensato all'impatto nel tempo che un'opera del genere può avere, ho riflettuto sui prati di piante acquatiche e mi sono chiesto quanto fossero estesi quando non c'era la chiusa. Come era cambiata la fauna e la flora nel passaggio da acqua che scorre ad acqua più ferma? La barriera in questo caso, come poi in qualsiasi grande opera come può essere stata anche la costruzione stessa del canale San Gregorio, impatta non di poco il paesaggio. Allora mi chiedo quali sono gli elementi duraturi del paesaggio? e chi ha il compito di conservarne la storia?


C

CV

Che ne sarà in futuro?

by CARMELO MATTEO VIZZI' - Tuesday, 8 October 2024, 12:17 PM
 

Durante l’escursione ci siamo concentrati molto su ciò che ci circondava, utilizzando tutti e cinque i sensi per poter capire e descrivere ciò che avevamo attorno in modo più dettagliato. Queste osservazioni hanno portato a diverse riflessioni, tra queste una è rimasta una questione irrisolta, ovvero quando ci si è chiesto: “che cosa ne sarà in futuro?”. A parte nel caso del Centro sperimentale per modelli idraulici di Voltabarozzo di cui si è data una risposta, la domanda è rimasta in sospeso.



AD

Contrasti

by ALESSIA DE COL - Tuesday, 8 October 2024, 2:36 PM
 

Sono due i soggetti dell'immagine: il bar "il telaio" e l'opera idraulica. Osservati con una visuale più ampia si può trarre un contrasto fra ciò che può essere considerata una sorta di autogrill della ciclovia e un'opera idraulica che fa da sfondo alle pause tra una pedalata e l'altra. Durante l'escursione ho cercato di riflettere sull'effettivo piacere dei "cittadini" della ciclovia nel sostare in un posto così presentato, dove in realtà da una parte il paesaggio viene dominato da una grande opera idraulica che trattiene l'insieme dei rifiuti trasportati dal corso del canale, mentre dall'altra parte il paesaggio si presenta quasi come un'oasi dalla quale si può ammirare la zona di Voltabarozzo, lasciando alle spalle, letteralmente, la grande opera.  Chiaramente che un luogo possa considerarsi piacevole o meno è in gran parte soggettivo, ed è proprio questo il senso, ognuno dà un significato in base alle proprie esperienze e conoscenze. Per alcuni è solo un luogo di passaggio, per altri un punto d'incontro, di raccolta, per altri ancora un luogo in cui praticare yoga (il bar offriva due giornate di corso gratuito); altri invece potrebbero considerare poco piacevole bere l'aperitivo o fare una pausa accanto a un accumulo di rifiuti, e per questo, come si può notareil contrasto nel paesaggio, il contrasto e la diversità si può riscontrare anche nelle molteplici fruizioni e interpretazioni.




D

AC

Dettagli

by ANDREA CHIERICATI - Monday, 14 October 2024, 12:37 AM
 

Nel corso dell'escursione abbiamo osservato come anche i dettagli più apparentemente insignificanti possono rappresentare indizi preziosi al fine di cogliere le trasformazioni e le specificità del paesaggio circostante.


AR

Dimensione temporale del paesaggio

by ANDREA ROSSI - Wednesday, 9 October 2024, 12:25 PM
 
Nell'escursione lungo gli argini di Terranegra abbiamo avuto la possibilità di riflettere sui diversi paesaggi che abbiamo visto e vissuto, un primo aspetto che mi ha colpito è stata la relazione che intercorre tra lo scorrere del tempo e il paesaggio. A livello visivo ho riscontrato un paesaggio che si è evoluto nel tempo perchè composto da elementi di epoche diverse, e tutt'ora in evoluzione come dimostrano, ad esempio, i lavori per la realizzazione della nuova linea tramviaria. 
Inoltre è stato interessante riflettere sugli elementi del paesaggio in stato di abbandono come il centro sperimentale per i modelli idraulici e la casa agricola confinante con il quartiere di Terranegra. Abbiamo cercato di individuare la funzione che avevano questi luoghi, constatando la difficoltà nel ricostruire con precisione un paesaggio del passato. 
Infine si è trattato anche dei possibili scenari futuri per questi paesaggi. Abbiamo cercato di immaginarci questi paesaggi in futuro sia da un punto di vista estetico, ma anche rispetto alle attività che avranno luogo in questi contesti: non sono mancati spunti di riflessione ma è emersa soprattutto la difficoltà d'azione e d'intervento per modificare il paesaggio (anche sotto l'aspetto burocratico).

E

MZ

Emozioni

by MARTINA ZANE - Tuesday, 8 October 2024, 10:09 AM
 

Uno dei tanti obiettivi dell’escursione lungo gli argini di Terranegra è stato quello di riflettere sulle proprie emozioni di fronte al paesaggio che ci trovavamo davanti sia con una riflessione personale sia con un confronto con gli altri compagni. Il risultato delle emozioni emerse da ognuno di noi ha fatto emerge come un medesimo paesaggio possa suscitare emozioni e sensazioni diverse. 



G

AC

Giardino dei Giusti del Mondo

by ALESSIA CORONA - Tuesday, 8 October 2024, 10:08 AM
 

"Si può sempre dire un sì o un no". Un esempio di opera pubblica inserita in un parco cittadino destinata a rievocare la memoria di coloro che si sono opposti a qualunque tipo di genocidio. Il Giardino vede la sua collocazione nella zona di Terranegra, più precisamente nei pressi della nuova chiesa del quartiere denominata "Tempio nazionale dell'internato ignoto" e volta a ricordare i numerosi internati nei lager nazisti durante il secondo conflitto mondiale. 



I

MT

Impatto

by MARIAELENA TERRASSAN - Tuesday, 8 October 2024, 2:49 PM
 

L'uomo impatta sul paesaggio e lo trasforma continuamente. Ho trovato molto interessante l'immersione in quelle che sono le dinamiche complesse e interdipendenti che stanno alla base del plasmarsi di un territorio, e ciò che è emerso con forza è la centralità dell'azione umana. Se da un lato questo aspetto crea timore e contemporaneamente uno schiacciante senso di responsabilità, dall'altro permette di pensare che l'impatto del nostro agire non è necessariamente negativo, nella serena prospettiva che uomo e natura non sono divisi e contrapposti ma intimamente collegati e parti di un tutto inscindibile.



L

KG

Livelli di un paesaggio

by KEVIN GAZZOLA - Tuesday, 8 October 2024, 7:53 PM
 

Il paesaggio, di qualsiasi tipo esso sia, ci circonda costantemente. Ci accorgiamo del paesaggio quando presenta un livello di pregio tale da essere ammirato e magari fotografato. Ma un paesaggio va oltre a questo: è il complesso insieme di elementi che hanno differenti storie e che cambiano nel tempo. Una semplice consapevolezza e attenzione permettono di scorgere particolari nel territorio che prima passavano inosservati pur essendo rilevanti per dimensioni, utilità o particolarità. E’ stato questo nuovo modo di osservare il territorio l’oggetto dell’escursione del 7 ottobre, nei pressi di Terranegra.  Inizialmente ci è stato chiesto di annotare, in diverse tappe, ciò che ognuno di noi osservava e percepiva attraverso i diversi sensi. Nella terza tappa, personalmente la più significativa, ci è stato chiesto di focalizzarci su tre elementi che ci avevano colpito durante l’escursione fino a quel momento, personalmente sono stati: 1) TORRE RADIO; 2) BAR NELLA GOLENA; 3) CENTRO SPERIMENTALE DI MODELLI IDRAULICI. La torre radio spicca nel paesaggio circostante grazie alla sua considerevole altezza e aiuta a definirlo aggiungendo un livello diverso rispetto a quello della vegetazione o degli altri manufatti, da qui la parola chiave che ho assegnato a quel momento è “LIVELLI”.  Il centro sperimentale di modelli idraulici mi ha colpito per un altro motivo, ovvero la sua storia: inizialmente l’avevo individuato come una fabbrica abbandonata che probabilmente non avrebbe più rivisto giorni decorosi. Invece la sua vera storia, illustrataci dalla Professoressa (a partire dal suo vero nome - riportato poc’anzi -), ha attirato la mia attenzione. Mai avrei pensato che proprio li dentro, in passato, venivano formulati i primi pensieri riguardo il MOSE di Venezia e che, da struttura abbandonata quale è, diventerà una nuova sede dell’Università di Padova che accoglierà laboratori e aule per il Dipartimento di ingegneria. Un’altra parola chiave che mi ha accompagnato per tutta la giornata è stata “artificialità”, per il gran numero di diversi manufatti presenti in alcuni tratti di poche centinaia di metri. Concludo con una delle più importanti riflessioni che abbiamo fatto durante la giornata: bisogna prestare attenzione alla prima impressione, infatti le condizioni attuali di un territorio possono celare una storia nettamente complessa e che ormai è molto difficile trovare un territorio naturale. Un territorio può presentare diversi gradi di naturalità e ruralità, ma non potrà essere totalmente esente dagli elementi artificiali. 

Questa esperienza è stata molto positiva e, nella sua semplicità, deve essere sempre riproposta ai nuovi studenti che si affacciano a questo corso. 



M

HX

Materiali nel paesaggio

by HAOBING XUE - Saturday, 12 October 2024, 11:26 PM
 

当我开始在路上,我总是被声音和气味吸引。我喜欢草的新鲜度和花的香味。然而,在散步时很难避免难闻的气味和嘈杂的噪音,风景并不完美,它与自然的融合将不可避免地具有对人类感官有害的元素,环境的人造性会破坏自然生态系统,导致污染和腐败。我记得铁栅栏在门前非常尖锐,为了防止入侵,但在同一时间,他们创造了我们欣赏风景的敌对情绪。除此之外,即使是路边的金属椅子也让我感到无动于衷,金属材料代表坚固性,耐用性和易于清洁,但它不能为疲惫的行人提供温暖,它会减少身体的热量,这让我想知道,在景观中为人类服务的材料是否应该更人性化?如果是,什么样的材料能让路人更满意?




O

LM

Osservazione e tempo

by LETZY RUBI MIRANDA RODRIGO - Saturday, 12 October 2024, 11:45 PM
 
La nostra forma di osservare il paesaggio è mediata dal corpo, sempre materializzata. Oltre a guardare con un solo senso (la vista), privilegiato e forse più tradizionale e razionale, abbiamo usato tutti gli altri sensi, in modo da trasformare la nostra incursione in un'esperienza. Una prospettiva ampia per una complessità di enti e "tempi" che costituiscono il paesaggio.

La temporalità è una parola galleggiante poiché riunisce sia la memoria (il passato), il presente e la continuità (il futuro).
Pensare alle dinamiche di prima, agli attori che hanno trasformato e aggiunto elementi al paesaggio, agli attori che adesso lo usufruiscono e ai nuovi usi e alle nuove (o meno) dinamiche del domani.

P

YW

Paesaggi fluidi

by Yimei Wang - Tuesday, 8 October 2024, 5:08 PM
 

Durante l'intero percorso di escursione, con il continuo approfondirsi dell'esperienza sensoriale e il costante interrogarsi su "che cos'è il paesaggio, è forse il ciottolo sotto i miei piedi? O è la linea dell'orizzonte che vedo? Oppure è il grande ponte che attraversa il fiume, la diga? O ancora le aree di sosta dove i ciclisti e gli escursionisti si fermano a riposare?"Tuttavia, mentre rifletto su queste domande, il concetto di paesaggio emerge naturalmente; esso è uno spazio concettuale estetico fluido che esiste in base ai bisogni umani. Questo spazio presenta una tendenza di flusso bidirezionale tra città e campagna, globale e locale, ed è anche un punto di incontro tra storia e presente. Un secolo fa, il cannale, che non esisteva, oggi a Padova mostra un valore estetico e pratico, insieme alla funzionalità delle aree di sosta cresciute attorno ad esso. Gli spazi verdi che si espandono naturalmente sono una manifestazione di fluidità, permettendo alle aree vuote tra città e campagna di presentare una maggiore varietà di possibilità. Tuttavia, la sostenibilità di queste possibilità deve essere ulteriormente rafforzata in futuro.





AD

paesaggio che cambia

by ALESSIA DE COL - Wednesday, 9 October 2024, 10:56 AM
 

Fin dall'inizio della passeggiata è stato presente l'elemento dei "lavori in corso", a partire dai lavori per il nuovo tram e a proseguire poi con le varie gru che spiccavano tra i profili delle abitazioni; rumori di macchinari che lavorano sulle costruzioni, strade chiuse e nuovi orizzonti: il paesaggio cambia sempre più velocemente, e così acquisisce nuove funzioni.



AD

Percezione e sensorialità

by ALESSANDRO DE CECCHI - Thursday, 10 October 2024, 5:05 PM
 

L’escursione lungo gli argini di Terranegra è stata un esperienza interessante sia dal punto di vista formativo sia personale, in quanto mi ha dato la possibilità di utilizzare uno sguardo non solo in senso fisico ma anche percettivo e sensoriale. 

Nella sua complessità è possibile mettere in evidenza alcuni concetti importanti che mettono in risalto il forte e contrariato rapporto che c’è tra il sistema, quindi la società e le sue azioni, e l’ambiente stesso nelle sue diverse peculiarità.

Le due immagini allegate rappresentano una delle tante “scene” che è stato possibile fotografare. 

La prima, nel quale è possibile notare nel fondo una centrale per la regolazione dei flussi d’acqua (sbarramenti), mostra la capacità dell’uomo di poter modificare, a seconda delle diverse esigenze, il territorio e di gestire in maniera più o meno consapevole il livello delle acque del canale artificiale. 

La seconda rappresenta un “punto ristoro” posto in prossimità di un percorso ciclo pedonale, adibito all’attività ricreativa e che offre la possibilità di sostare in un area verde.

Ma quali sono gli effetti e le sensazioni che ho percepito? 

Principalmente ho dedotto quanto il rapporto tra le azioni umane e l’ambiente sia cosi fortemente e strettamente legato. Ogni aspetto e peculiarità che caratterizza gli elementi di questo paesaggio è stato definito dalle azioni dei diversi attori che abitano e si occupano di questa realtà. Tuttavia non sono mancanti dei pensieri contrastanti che mi hanno portato ad avere una connotazione negativa riguardante il forte impatto ecologico che queste “strutture” comportano in questo contesto. Andando oltre la mera percezione di utilità e le opportunità garantite da queste “costruzioni” , é possibile indagare e cogliere anche numerosi aspetti negativi che ostacolano e mettono a rischio la stabilità e il benessere di quest’area. Il blocco dei flussi, la numerosa presenza dei rifiuti e l’ingerenza nei confronti della flora e della fauna fanno capire quanto il progresso tecnologico e urbano sia si un fattore positivo per il benessere e il per la sicurezza ma al contempo rischiano di delineare un quadro negativo nei confronti di un luogo che dal punto di vista naturalistico é ricco di diversità e di vita. 

Acquisire un approccio consapevole e di rispetto nei confronti dell’ambiente e della nostra terra, che é casa nostra, é il passo fondamentale per garantire in maniera efficiente un equilibrio tra il risultato dei processi di antropizzazione e dei mutamenti e le forme del paesaggio circostante. 


HY

Perché le strutture create dall'uomo convivano con la natura

by HANG YU - Saturday, 12 October 2024, 10:44 PM
 

È più tranquillo del rumore e del trambusto della città. Tutto era molto tranquillo e sentivo che il ritmo della vita stava rallentando, circondato solo dai rumori della costruzione e dal cinguettio degli uccelli. Con qualche persona che passava di tanto in tanto in bicicletta. È un buon percorso per quando ho bisogno di rilassarmi.

Passeggiare lungo un fiume è uno dei miei modi preferiti per rilassarmi, è molto meno affollato e allo stesso tempo più tranquillo. Quasi nessuno passa nelle vicinanze e di tanto in tanto si sente il rumore delle anatre. L'unica cosa non associata alla natura potrebbe essere un ponte.

Profuma di acqua e di terra. Quando sono arrivato alla argine, ho sentito il suono distinto dell'acqua che scorreva. Alla argine è un suono molto forte di acqua corrente, ma vicino alla argine diventa un suono dolce di acqua corrente, un grande contrasto tra i due.

Ho percepito l'interazione tra l'uomo e la natura mentre camminavo e ciò che mi ha colpito di più degli elementi creati dall'uomo è che in questo viaggio gli elementi creati dall'uomo hanno un impatto positivo sull'uomo, ma non sulla natura. Le dighe offrono una maggiore comodità per la vita umana, ma allo stesso tempo possono avere un impatto negativo sulla natura. L'uso corretto degli elementi artificiali è una questione importante per il paesaggio.




MZ

Prospettive

by MARTINA ZANE - Tuesday, 8 October 2024, 9:47 AM
 

Le 4  tappe hanno riguardato diversi contesti urbani, il paesaggio si è evoluto gradualmente ponendo “prospettive” diverse in base al contesto urbano nel quale eravamo immersi. Proponendo non solo scenari differenti, ma anche visioni soggettive differenti.



R

CM

Relazione

by CAIYUN MA - Friday, 11 October 2024, 7:27 PM
 

È stata un'esperienza davvero straordinaria e ho potuto vedere il paesaggio di Padova al mattino. Il nostro viaggio a Terranegra è stata senza dubbio un'esperienza preziosa, e l'ho sentita lentamente mentre camminavo lungo la strada. All'inizio, ho visto un grande prato con molti alberi intorno, e c'era un sentiero accanto al prato, e abbiamo seguito il sentiero dall'altra parte. Su questo sentiero ho visto molte persone che portavano a spasso i loro cani e un convoglio di biciclette, al mattino ho visto il paesaggio bello come un dipinto. Stavo pensando: il paesaggio è ovunque. Sì, ci sono paesaggi che le persone hanno trasformato e ci sono paesaggi naturali. I paesaggi che le persone hanno trasformato includono strade, ponti, case, alberi, ecc. ,e i paesaggi naturali includono prati, boschi, fiumi,ecc. Successivamente, siamo arrivati al fiume e abbiamo visto alcune scene che hanno scatenato i miei pensieri, prima di tutto,ho visto la diga, parte del paesaggio. Siamo Passati attraverso la diga che regola il flusso dell'acqua e la costruzione della diga offre comodità alle persone in diversi modi: il primo è quello di facilitare le persone a passare, il secondo è quello di evitare che il livello dell'acqua sia troppo alto , infine, può anche convertire l'acqua in risorse utilizzabili, come l'utilizzo dell'acqua per generare elettricità. Sono rimasto colpito. Successivamente, abbiamo visitato una casa abbandonata, terreni che non sono stati ancora coltivati ,ponti, chiesa e altro ancora. Insomma ,la partecipazione del paesaggio può migliorare il livello di vita delle persone e deliziare l'umore delle persone. Credo che con la nostra partecipazione ,il rapporto tra il paesaggio e le persone possa essere migliore attraverso la conoscenza del paesaggio.



BQ

Riflessioni

by BENEDETTA QUARESIMIN - Tuesday, 8 October 2024, 9:57 AM
 
Molteplici sono stati i momenti di riflessione durante le diverse tappe lungo gli argini di Terranegra. Riflessioni sia personali che collettive che hanno contribuito ad accrescere una complessa visione del paesaggio circostante, un paesaggio mutevole nelle differenti tappe attraversate. 


S

BQ

Sensazioni

by BENEDETTA QUARESIMIN - Tuesday, 8 October 2024, 10:11 AM
 

Uno degli obiettivi dell'escursione lungo gli argini di Terranegra è stato quello di stimolare le differenti sensazioni implicando l'uso della vista, dell'udito, dell'olfatto, del tatto e del gusto ovvero dei cinque sensi. In questo modo, sono emersi molteplici e soprattutto differenti sensazioni contribuendo alla comprensione e conoscenza completa del paesaggio circostante. 




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